Vendita €129.000,00 - Trilocale
Panoramico trilocale nuovo Somma Lombardo
Panoramico trilocale nuovo Somma Lombardo
A Somma Lombardo, in zona ottimale per il centro, la stazione, tutti i servizi e proprio di fronte all’ospedale, proponiamo in vendita esclusiva uno spazioso e luminoso trilocale panoramico, situato al quinto piano di uno stabile ben tenuto costruito negli anni ’60. L’immobile, completamente ristrutturato a nuovo, e’ costituito da ingresso, soggiorno con cucina a vista, bagno, due spaziose camere. I serramenti sono in pvc con doppio vetro e tapparelle elettriche, tutti i pavimenti sono in gres effetto legno, gli impianti sono stati completamente rifatti e sono dotati di certificazione. E’ stato anche installato un boiler per l’acqua calda con doppia riserva e controllo a distanza tramite telefonino. Tutti i locali, ad eccezione di una camera, hanno accesso ad un ampio balcone con vista aperta. Il riscaldamento e’ contabilizzato con termovalvole sui termosifoni, la caldaia condominiale e’ stata sostituita di recente. Le spese condominiali ammontano a circa euro 1.200,00 annui (escluso riscaldamento contabilizzato, per il 30% a millesimi e per la restante quota del 70% a consumo, spesa presumibile almeno 1000 euro annui). Sono comprese nel prezzo una cantina ed un box singolo.
Metrature commerciali:
-appartamento circa 76 mq
-balcone: circa 14 mq
-cantina: circa 6 mq
-box: circa 17 mq.
PREZZO: EURO 129.000,00
Classe F EPgl 192,81 kWh/m²a.
SOMMA LOMBARDO
Somma Lombardo fu un importante nodo della strada romana consolare chiamata dagli storici via Mediolanum-Verbannus, che collegava Milano al Verbano passando per Sesto Calende. Resti di pavimentazione stradale romana sono stati ritrovati durante degli scavi effettuati nei pressi del centro commerciale Il Gigante in via Soragana nel 1985 e nel 2002. A sud di Somma Lombardo la via Mediolanum-Verbannus intersecava trasversalmente un’importante strada romana che collegava Novara a Como passando da Castelseprio, la via Novaria-Comum. Da Somma Lombardo la strada proseguiva il suo percorso passando da Golasecca e Sesto Calende.
I boschi di Somma contengono ancora le vestigia di trincee e piste per aerei costruite in occasione della seconda guerra mondiale. I dintorni di Somma sono ricchi di reperti a testimonianza di una presenza umana sul territorio a partire dall’età del bronzo. A Coarezza e in località Case Nuove sono state rinvenute diverse tombe a cremazione databili al sec. XIII a.C. Risalgono poi all’età del ferro le numerose tombe della cultura di Golasecca, una cittadina confinante con Somma Lombardo, e il cromlech del Vigano, un grande recinto tombale e rituale, costituito da oltre trecento massi. Sempre nella brughiera di Vigano si trova il Sass di biss (Sasso delle bisce), un masso erratico con un complesso di antiche incisioni a coppella singola: è uno dei rari esempi di incisioni rupestri nell’area interessata dalla Civiltà di Golasecca. Nel sec. IV a.C. si insediò la tribù gallica dei Vicani Votodrones, come testimonia una lapide romana, rinvenuta nei pressi della frazione di Mezzana. Numerosi sono i ritrovamenti di utensili d’uso domestico e comune, armi, scudi, venuti alla luce. A lato della via romana (della quale, come detto, è stato scoperto un tratto nell’attuale via Albania dietro al Gigante) sorsero le necropoli più antiche in cui era in uso il rito della cremazione. Dal sec. III d.C. si diffuse il rito della inumazione, come attestano i ritrovamenti di via Binaghi: balsamari in vetro, vasellame, monete, olpi. Nel Medioevo Somma Lombardo dipendeva dalla vicina Arsago Seprio, che fu importante centro politico e amministrativo longobardo, nonché capo pieve. In una lapide murata nella chiesa di San Simpliciano a Milano, datata 881, è riportato il testamento del potente e nobile possidente sommese Guilizione che lasciò a quella chiesa numerosi possedimenti in Somma. Somma Lombardo mantiene la sua forte connotazione viabilistica essendosi sviluppato lungo l’attuale statale 33, del Sempione. L’importanza del luogo nella tarda antichità e nell’Alto Medioevo è strettamente legata alla presenza di un asse stradale di rilievo, ed è rintracciabile in due fortificazioni, una all’ingresso del paese – il Monte Sordo – e l’altra sul sito dell’attuale Parrocchia (Castelasc). Giungendo da Golasecca, poco prima dell’ingresso in paese sulla sommità del Monte Sordo, si scorgono tra la vegetazione i resti di una fortificazione tardoromana (III-V secolo d.C.), inglobati in un edificio moderno. La scelta di collocare su questa collina un castello era strettamente legata alla posizione di controllo del guado sul torrente Strona che oggi si attraversa su un ponte. Al complesso tardoantico, in età bassomedievale, fece seguito un ricovero per viandanti e pellegrini. Attorno all’anno mille, Somma Lombardo entrò a far parte dei domini dei Visconti. Nel 1448, allorché a Milano fu proclamata la Repubblica Ambrosiana, i Visconti, signori della città, si trasferirono a Somma e riadattarono il poderoso castello medievale che, nel Settecento, passò al ramo dei Visconti-Castelbarco. È di quel periodo la bonifica della brughiera della Malpensata. Nel 1819 il governo austriaco autorizzò l’elezione del primo Consiglio comunale. Con il Regno d’Italia venne eletto sindaco di Somma Carlo Ermes Visconti. In quegli anni sorsero diverse imprese di filatura e torcitura del cotone, ricamifici, tessiture (Visconti di Modrone, 1875), lanifici (Mosterts, 1867). Nel XX secolo aprirono i battenti lo stabilimento Caproni e il Lanificio di Somma (le famose coperte di Somma). Nel 1927 i fascisti annessero al territorio comunale Mezzana Superiore.
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