Soluzione indipendente in antica corte Gallarate

Soluzione indipendente in antica corte Gallarate
Vendita €228.000,00 - Quadrilocale

Soluzione indipendente in antica corte Gallarate

Soluzione indipendente in antica corte Gallarate

A Gallarate, nella frazione di Cedrate, in posizione ottimale per tutti i servizi e le vie di comunicazione, proponiamo in vendita esclusiva una soluzione indipendente inserita all’interno di un’antica corte tranquilla e ben tenuta, in contesto silenzioso e riservato.

L’immobile, di generose dimensioni, e’ gia’ abitabile: costruito all’inizio del Novecento, ha subito interventi di totale ristrutturazione, negli anni ’80 e da ultimo nel 2014:

-al piano terra, di circa 111 mq, si trovano la cucina, la sala da pranzo, un soggiorno con un prezioso camino in marmo, un bagno e un’ulteriore stanza, utilizzabile come studio/office o camera da letto. A tale stanza si accede anche dal grande box motorizzato, di circa 32 mq, collegato ad un secondo posto auto coperto di circa 14 mq;

-al piano primo, di circa 73 mq, raggiungibile da un’ampia scala in granito, si trovano altre due camere da letto con balcone di circa 9,5 mq e un ulteriore bagno. Una seconda moderna scala di legno e alluminio consente inoltre di raggiungere un ulteriore nuovissimo locale mansardato con splendide travi a vista di circa 42 mq, utilizzabile come stanza ospiti o locale giochi/family room, circondato da utilissimi ripostigli.

Attorno alla casa si estende uno spazio pavimentato di proprieta’, di circa 65 mq, ombreggiato grazie ad un antico abete.

Nell’immobile sono presenti serramenti con doppio vetro (alcuni di recentissima installazione), porta blindata, zanzariere, griglie di sicurezza, aria condizionata in una camera da letto, caldaia nuova, cappotto termico. Si valuta opzione di “affitto a riscatto” (nell’opzione vendita con riserva di proprieta’).

Prezzo Euro 228.000,00

APE in approntamento.

 

STORIA DI GALLARATE

Gallarate è un comune italiano della provincia di Varese in Lombardia. Con i suoi 53.595 abitanti è la terza città più popolosa della provincia, la 14ª della Lombardia e la 136ª d’Italia.

Testimonianze archeologiche datano le origini di questo nucleo urbano al II millennio a.C., anche se la maggior parte dei reperti è di natura celticogallica. Dai Galli, infatti, deriverebbe anche il nome della città. Il suffisso di matrice celtica e diversi rinvenimenti (urne cinerarie di tipo golasecchiano) possono far propendere per una fondazione preromana, probabilmente insubre (“call-aria”, terra di ghiaia). La centrale piazza della Libertà costituisce il sito del presunto villaggio insubre e del castello medievale.

Successivamente, sotto la dominazione romana, divenne parte della provincia della Gallia Cisalpina. Da Gallarate passava l’antica via Severiana Augustastrada romana consolare che collegava Milano con il Verbano. Da un punto di vista amministrativo, Gallarate faceva parte della regio XI Transpadana.

Nel 974 si parla di un “loco et fundo Galerate”. Quando Ottone Visconti, nel 1287, distrusse Castelseprio, divenne sede del Capitano e del Vicario del Seprio, in quanto i milanesi si impadronirono del borgo nel 1292. Proprio da questo ruolo Gallarate trasse profitto, trasformandosi in un centro commerciale. Questa vocazione accompagnò la città anche in età sforzesca. Il centro storico, derivato dal borgo medievale fortificato, si raccoglie in forma ellittica in sinistra dell’Arno, torrente che fu spesso cagione di danni alla città per le frequenti inondazioni.

Dal XVI al XVIII secolo Gallarate finì – con l’intero Stato di Milano – sotto la dominazione prima francese e poi spagnola. Diventò un feudo, contea con aggregato il Grandato di Spagna, che fu trasmesso a diverse famiglie nobili fino all’abrogazione del feudalesimo nel 1797, (BentivoglioCaraccioloPallavicino, Altemps, Visconti e Castelbarco). Fra il 1786 e il 1787, Gallarate fu capoluogo di una delle province della Lombardia austriaca.

La dominazione napoleonica vide la cittadina partecipe della rivoluzione industriale, mentre nel periodo della ‘restaurazione’ fu teatro di molti dibattiti romantici, preparatori delle lotte di indipendenza e del Risorgimento, in quanto nella città vivevano Giuseppe e Pompeo Castelli, titolari di quella “farmacia del Rinascimento” dove, secondo la tradizione, Gerolamo Rovetta avrebbe ambientato il romanzo “Romanticismo”. Oggi la farmacia è ancora esistente, colla denominazione di farmacia Dahò.

Con Decreto Luogotenenziale del 19 dicembre 1860, a firma del principe Eugenio di Savoia-Carignano, “Luogotenente Generale di S.M. nei Regii Stati” per conto di Re Vittorio Emanuele II, Gallarate fu insignita del titolo di città, titolo poi confermato quasi un secolo più tardi con provvedimento governativo di riconoscimento con D.p.c.m. 30 agosto 1952, a firma del Presidente del Consiglio dei Ministri Alcide De Gasperi. Fu uno dei cinque circondari in cui era divisa – in periodo post-unitario – la provincia di Milano.

Nel 1869 i confini della città furono allargati annettendo i soppressi comuni di Arnate e Cedrate, e nel 1923 quelli di Caiello e Crenna.

Nel dicembre del 1926 il governo fascista decise la creazione della nuova provincia di Varese ed il circondario di Gallarate, comprendente anche comuni di un certo rilievo demografico, quali Busto ArsizioLegnanoSaronno e Rho, venne spartito fra la nuova provincia e quella di Milano. La città perse notevole importanza, data dall’abolizione dei circondari e, la conseguente chiusura della Sottoprefettura, sino ad allora ospitata nell’attuale Palazzo Borghi.

Gradualmente Gallarate si incentrò sempre più sul suo ruolo industriale, di cui oggi abbiamo traccia, oltre che nei centri ancora funzionanti, in molti capannoni in stile liberty, ormai abbandonati o riconvertiti e nelle numerose ciminiere (all’inizio del XX sec. era ancora nota come la città dalle cento ciminiere). In alcuni casi le fabbriche cittadine realizzarono villaggi operai, come il Villaggio Bellora, divenuti in alcuni casi veri nuovi quartieri, come Cascinetta.

 

CAPOVERSO RELATIVO AL DIRITTO DI MEDIAZIONE

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